Rosso IGP “Nireo” 2020 – Abbazia di Crapolla

33,00 

Annata:

Denominazione:

Vitigni: 100% Pinot Nero

Paese:

Regione:

Tipologia:

Allergeni: Solfiti

Temperatura di servizio: 18-20 °C

Momento per degustarlo: Tutto pasto

Incapsulamento: Sughero monopezzo

Affinamento

Vinificazione in rosso di uve diraspate, affinamento per 12 mesi in barriques.

Note di degustazione

Il Nireo Abbazia di Crapolla è un vino rarissimo, prodotto in appena duemila bottiglie. Si presenta al naso con un bouquet avvolgente, caratterizzato da piacevoli note fruttate, floreali e balsamiche. Al palato, questo “Pinot di Mare” rivela una complessità fresca, distinguendosi dai tradizionali Pinot Nero. Il Nireo dell’Abbazia di Crapolla offre sensazioni iodate uniche che lo rendono un’esperienza sorprendente. Il colore rubino scarico del Nireo anticipa un profilo aromatico in cui l’argilla cede il passo ai lapilli, e dà ulteriore freschezza e balsamicità al tipico gioco speziato del Pinot Noir.

Abbinamenti

Il Nireo si sposa magnificamente con una varietà di piatti, purché non strutturate o molto piccanti. Il vino Nireo è ideale con arrosti di carni bianche e filetti di pesce, ma si esprime anche con piatti di polenta e formaggi di alpeggio. Per esaltare al meglio questo magnifico vino della costiera amalfitana, si può abbinare a una carne alla pizzaiola con pomodorini del Piennolo, o servito leggermente più fresco (13-14 gradi), diventa complice dei piaceri dei pesci di scoglio in guazzetto.

Storia della cantina

Nel cuore delle pittoresche colline di Vico Equense, vicino Sorrento, l’Abbazia di Crapolla ha un passato ricco e affascinante che risale a secoli fa. Oggi, l’Abbazia di Crapolla è uno dei simboli dei migliori vini dalla Campania. L’Abbazia di Crapolla nasce come un piccolo centro monastico destinato all’agricoltura e all’osservanza della Regola Benedettina. Nel corso dei secoli, l’Abbazia di Crapolla ha attraversato fasi di trasformazione e abbandono, ma oggi è rinato come un’azienda agricola di qualità grazie agli sforzi dei suoi attuali custodi, Fulvio Alifano e Peppe Puttini. La rinascita dell’Abbazia di Crapolla sottolinea l’impegno verso la produzione di vini di alta qualità, mantenendo viva una tradizione enologica secolare e promuovendo il turismo enologico locale e sostenibile.

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