Nizza Riserva DOCG “Quattrofilari” 2019 – Beppe Marino

41,00 

Annata:

Denominazione:

Vitigni: 100% Barbera

Paese:

Regione:

Tipologia:

Allergeni: Solfiti

Temperatura di servizio: 18-20 °C

Momento per degustarlo: Tutto pasto

Incapsulamento: Sughero monopezzo

Affinamento

Classica vinificazione in rosso, con pigiatura delle uve, diraspatura e fermentazione in vinificatori a temperatura controllata (28-30 C°) per circa 7-10 gg a seconda delle annate. In questo periodo vengono effettuati circa 2-3 rimontaggi al giorno e viene eseguita la tecnica della macro-ossigenazione per favorire la fermentazione e i suoi processi secondari. A fine fermentazione si fa un travaso per eliminare le fecce, e si mette ad affinare in tonneaux nuove per circa 12-15 mesi.

Note di degustazione

Il Quattro Filari Barbera, un vino 100% Barbera, si presenta con un intenso colore rosso rubino arricchito da riflessi violacei. Il suo profumo è boisé e avvolgente, con distinte note di ciliegia, prugna, rosmarino e accenni di spezie e pepe. Al palato, rivela una concentrazione e una struttura ampie, con una persistenza sorprendente e sentori di tannini nobili. Il riconoscimento della sottozona “Nizza” per il vitigno Barbera, acquisito con la vendemmia 2014, testimonia la qualità, la passione e l’importanza del territorio. Questo vino è il risultato di un invecchiamento di due anni in tonneaux e proviene dai quattro filari più a nord del vigneto Mombarone, caratterizzati da una composizione chimica del terreno unica che dona all’uva un carattere distintivo.

Abbinamenti

Con il suo colore rosso rubino carico e il profumo boisé arricchito da sentori di ciliegia, prugna e spezie, il Quattro Filari è un compagno ideale per piatti che richiedono una struttura e una persistenza notevoli. Il Vino Quattro Filari si abbina splendidamente con carni rosse grigliate, bistecche, brasati e formaggi stagionati e un eccellente accompagnamento per pietanze ricche e saporite. Vino da meditazione o con piatti di alta cucina, offrendo una straordinaria esperienza sensoriale.

Storia della cantina

Il monastero di Santo Stefano Belbo, dove le suore della Congregazione delle Figlie di San Giuseppe producevano il Moscato per la celebrazione eucaristica durante le Messe di tutt’Italia, ha terminato le proprie attività nel 2014 fa a causa della mancanza di personale dovuta alla flessione delle vocazioni. Tuttavia, la famiglia Marino, proprietaria dell’azienda vinicola Beppe Marino, ha preso in mano il destino del monastero trasferendo la propria produzione nel suo recinto. L’azienda vinicola, operante dal 1972 e specializzata in vini tipici di Monferrato e Langhe, come il Moscato d’Asti e il Barbera d’Asti, ha raccolto questa sfida con l’obiettivo di rinnovare quell’eredità di dedizione, amore per il territorio e attenzione alla tradizione avviata dalle suore. Queste “suore del vino bianco,” come erano conosciute, erano custodi della produzione vinicola e hanno continuato la loro opera con fede e professionalità. Con il trasferimento dell’azienda, il monastero cerca di rinascere idealmente come un centro di passione enologica, mantenendo viva la sua importanza sociale e culturale per la comunità. La famiglia Marino è orgogliosa di poter contribuire a questo legame tra tradizione e futuro per Santo Stefano Belbo, paese natale di Cesare Pavese.

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